AOSTA – Torre di Pailleron
Lungo il lato meridionale delle mura romane, sulla piazza
della stazione ferroviaria, si può osservare questa torre che deve il suo nome
al fatto che fu a lungo utilizzata come pagliaio. Si tratta di una delle torri
cittadine che meglio hanno conservato le loro originarie caratteristiche
architettoniche. A pianta quadrata e aperta su ciascuno dei quattro lati da sei
grandi finestre, tre per ogni piano, è collegata ad un tratto di mura che nel
medioevo fu aperto per ricavarvi la cosiddetta “porta ferrière“. Un incendio,
nella seconda metà del Settecento, ne danneggiò parte della copertura. Il 4
luglio 1886, in occasione dell’arrivo ad Aosta del primo treno della nuova
linea ferroviaria Ivrea-Aosta si inaugurarono i giardini pubblici e il
monumento al Re cacciatore. La torre avrebbe dovuto accogliere delle antichità
romane, ospitare l’alloggio del custode del museo e del parco pubblico. Ma non
venne mai adibita a museo. Nel 1894 il Sovrintendente alle Antichità Alfredo
d’Andrade, volle il restauro dell’edificio, intervento ben visibile avendo
impiegato mattoni nelle parti di muratura mancanti. Merita una segnalazione,
per la sua originalità all'interno del contesto dei Giardini pubblici, la
fontana in roccette situata a pochi passi dalla Tour de Pailleron, risalente ai
primi del Novecento e realizzata da manodopera specializzata nella
realizzazione di grotte artificiali.
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