FAGNANO OLONA (VA) – Castello Visconti
E’
posizionato in un sito strategico nella Valle dell'omonimo fiume, che fin dalle
origini era un luogo di passaggio e di commercio. Già esistente in epoca romana,
il forte durante il medioevo appartenne ai signori del Seprio (i quali diedero
manforte al Barbarossa in occasione della "Battaglia di Legnano", del
29 maggio 1176 contro i Comuni e la Lega Lombarda, uscendone sconfitti), e nel
1257 divenne proprietà dei Visconti di Milano. Il feudo di Fagnano fu diviso in
due parti, una fu governata da Giovanni Visconti di Gasparo dal quale discesero
i Signori di Fagnano che vissero nel castello e si estinsero poi nel 1517;
l'altra parte del feudo fu tenuta dai discendenti di Azzo Visconti che
costituirono il ramo dei Visconti di Ierago e che soggiornarono nel
'Castellazzo'. Nel corso dei secoli il Castello Visconteo fagnanese è stato
adibito a varie funzioni e di conseguenza è stato più volte modificato nella
sua struttura. Nel 1451 venne affidato da Francesco Sforza a Filippo Maria
Visconti, conte di Albizzate, il quale fece erigere le due torri, costruire due
edifici e realizzare un cortile, l'attuale primo cortile. In quel periodo, la
forma del maniero era quadrilatera, composta da quattro blocchi intorno al
cortile e le due torri in angolo; tale struttura quattrocentesca è ancora
visibile sul lato nord. Nei diari di Cicco Simonetta, segretario ducale, è
ricordato un soggiorno nel 1474 di Galeazzo Maria Sforza al castello di Fagnano
durante una battuta di caccia. Infatti il duca alla fine di ottobre di
quell’anno dopo aver cacciato a Castiglione, a Varese, e nei dintorni di
Gallarate, trascorse la notte del 31 ottobre al castello di Fagnano, “loco de
Messer Filippo Visconti”. Nel 1500 il castello, in piena efficienza, partecipò
alle battaglie che coinvolsero il gallaratese tra ducali, spagnoli e truppe
francesi. L'episodio storico più importante che caratterizzò la sua storia fu
la celebrazione delle nozze, nel settembre del 1494, tra l'imperatore d'Austria
Massimiliano d'Asburgo e Bianca Maria Sforza, nipote di Ludovico il Moro. Un
matrimonio cui seguì l'investitura concessa dall'imperatore a Ludovico il Moro
come Duca di Milano. In memoria di questo avvenimento è dedicata la
rievocazione storica che si tiene a Fagnano Olona nel mese di settembre. L’Imperatore
Carlo V nel 1551 concesse il titolo di Conte di Fagnano a Vitaliano Visconti
Borromeo. A Gaspare Visconti, che successe a Carlo Borromeo nel 1585 come
Arcivescovo di Milano, sono attribuiti i lavori di ristrutturazione del
castello già rovinato nei decenni precedenti. Egli, con lo scopo di raddoppiare
la superficie verso sud rivolta in direzione del paese, fece realizzare altre
due costruzioni e un secondo cortile, quello visibile appena attraversato
il fossato difensivo. Gaspare volle che l'antico maniero divenisse la seconda
casa della sua famiglia. Qui trascorreva i periodi estivi e inoltre si rifugiò
durante l’epidemia del 1587-88. Nel 1674 il feudo fagnanese era tenuto
congiuntamente dai Visconti di Fontaneto e dai Visconti Borromeo. Il controllo
visconteo si protrasse fino al 1798, data dell’abolizione napoleonica
dell’istituto feudale. Nella piazza, circondata dall'asciutto fossato, vi è il
portale d'ingresso, in stile barocco, con cornice bugnata e due colonne
laterali in sarizzo, dal quale si accede per mezzo di un ponte. La muratura in
mattoni e l’aspetto delle nuove ali certamente ingentilisce le forme severe del
castello, attribuendogli oggi più il carattere di palazzo residenziale che di
fortilizio. Entrati nel cortile un triportico passante con pilastri pugnati
divide il primo dal secondo cortile e la suddivisione risponde alla reale
separazione tra la parte nuova barocca e la parte antica quattrocentesca. Il
secondo cortile presenta sulle pareti tracce di affreschi policromi con stemmi
ed elementi decorativi. Sotto l’intonaco scrostato si può leggere ancora
l’andamento delle cornici in cotto delle finestre quattrocentesche, con arco a
pieno centro e a centro ribassato, oggi murate. Sparsi nel castello sono
presenti numerosi stemmi viscontei caratterizzati dal biscione simbolo della
famiglia. Tra il primo cortile e il secondo a nord, sono ai lati le due torri
originarie del castello. La torre di sinistra, ribassata rispetto all’edizione
primitiva è stata intonacata. Verso la facciata principale si ha una finestra
ricavata su di una precedente, ad arco a pieno centro. Nella parte superiore
corre una cornice di mattoni a dente di sega, caratteristica tipica delle
strutture viscontee. La torre di destra è integra nella sua struttura muraria
in mattoni. Un’altra decorazione a denti di sega corre lungo tutta la fascia
mediana. Sopra ci sono due finestre per ogni lato, ad arco ribassato, alcune
murate. Il tetto poggia sul coronamento dei merli ghibellini che concludono la
parte superiore senza sporto. Sul lato esterno, a sud est dell’edificio, si
nota chiaramente la cesura tra il primo ed il secondo corpo, aggiunto
successivamente. Sulla parete del corpo quattrocentesco corre all’altezza del
secondo piano una serie di merli, poi integrati nella costruzione, che denota
l’antico andamento della muratura e la successiva trasformazione in epoca
barocca. Sulla facciata esterna del maniero è riposto un bassorielievo in
pietra del XV secolo che ritrae la 'Madonna che allatta'. Oggi il castello, che
negli ultimi anni è stato oggetto di notevoli opere di restauro, è sede del
Comune di Fagnano, della Pro Loco cittadina e luogo d'incontro per la cultura e
le arti locali, ma anche centro di rievocazioni storiche legate al passato
forte e vittorioso dei suoi signori.
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