lunedì 29 aprile 2013

Il castello di lunedì 29 aprile






SANT’ILARIO DELLO IONIO (RC) – Castello in frazione Condojanni

Fu eretto dai Normanni (molto probabilmente sotto il regno di Ruggero II) tra la fine del XI secolo e l'inizio del XII, sulla cima di un'altura rocciosa, tra quelle che dominano la Locride, come luogo di avvistamento e di rifugio per la popolazione, in seguito all’intensificarsi delle scorribande saracene lungo le coste calabresi. Rappresenta uno dei pochi esempi di architettura alto medievale calabrese. Il castello, insieme a quelli vicini e simili di Gerace, Stilo, Amendolea, Sant'Aniceto rientrava in un sistema difensivo di età normanna volto a controllare la costa ionica meridionale. Con il passaggio della Calabria sotto il dominio degli Svevi, tale struttura fu ristrutturata ed ampliata, creando il vero e proprio castello, con l’aggiunta di alcune torri rettangolari. Da questo momento vennero scritti documenti che ne danno notizia. Nel corso del XIII secolo il maniero divenne il centro di comando del fiorente feudo di Condojanni. Nei secoli fu proprietà di famose ed illustri dinastie, tra le quali i Ruffo di Calabria, i Marullo (durante il cui dominio vi dimorarono scrittori e pittori francesi richiamati dal nome della nobile famiglia), i Carafa principi di Roccella. La torre centrale, a pianta quadrata, raggiunge i 30 metri di altezza e si innalza su quattro piani. Il piano terra del castello presentava numerosi ambienti e un muro longitudinale divideva lo spazio interno del castello dalla piazza d'armi. Le mura esterne del castello vennero ristrutturate più volte. Con l'acquisto dei Carafa, nel 1585 fu progressivamente abbandonato, subendo gravi danni in seguito al terremoto del 1653 che rase al suolo Condojanni. Della fortificazione oggi sono ancora visibili i resti di una torre angolare, del torrione a base quadriangolare e delle mura di cinta esterne. Altre notizie storiche sul feudo di Condojanni, per chi fosse interessato, si possono trovare al seguente link:
http://www.sbti.it/Origine%20della%20Contea%20di%20Condojanni.pdf

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