mercoledì 15 maggio 2013

Il castello di giovedì 16 maggio






ASCOLI PICENO – Castello in frazione Montadamo

La tradizione vuole che sia stato costruito nel 990 da Adamo, Vescovo di Ascoli e Abate di Farfa. La tesi successivamente è stata ripresa da altri autori locali ma non risulta avvalorata, direttamente o indirettamente, da alcun documento dell’epoca. Sembrerebbe quindi più esatto affermare che il castello deve il suo nome al fatto di essere stato feudo di uno sconosciuto dinasta di nome Adamo. "Castrum Montis Adame", per oltre cinquecento anni, è stato la sede dei podestà inviati da Ascoli con giurisdizione sull'intero versante meridionale del Monte Ascensione. La prima attestazione scritta che lo riguarda,  qualificandolo appunto come feudo dinastico,  risale al 1350 (atto nel quale il notaio Ser Angelo Orbetani  annota che Donna Gualfredina Vinciguerra Giordani porta in dote al suo sposo – un Odoardi – il  “Castrum et Pagos Montis Ade”). Diventato proprietà del comune di Ascoli, nel 1377 fu dato al capitano Bartolomeo Smeducci di San Severino quale compenso per i servizi da questi resi alla città nella guerra detta degli “Otto Santi”. In considerazione della sua posizione strategica, venne riacquistato nel 1383, per la somma di 1000 fiorini d'oro. La proprietà in perpetuo fu ribadita con l'apposizione dello stemma del comune sulla porta d'ingresso al castello. Il paese conserva ancora intatta la struttura dell'antico castello con la doppia porta trecentesca, sormontata dallo stemma della città di Ascoli, e la torre di massirno avvistamento, munita di balestriere, bornbardiere e di una possente merlatura guelfa, i cui lavori di costruzione furono affidati ai maestri lombardi Andrea di Pietro e Stefano di Antonio.

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