MONTECASTRILLI (TR) – Forte Cesare in frazione Castel
dell’Aquila
( tratto dal sito www.meravigliaitaliana.it )
Il palazzo Forte Cesare si trova a Montecastrilli, in
località Castel dell’Aquila ed è situato su un ampio ripiano. L'edificio,
circondato da un vasto patrimonio agricolo, si incontra lungo il percorso della
via Amerina verso la valle del Tevere; tale contesto è caratterizzato dalla
ricchezza di episodi architettonici di grande valore storico-artistico: cinte
murarie, rocche difensive e maestosi castelli contribuiscono a determinare un
suggestivo ambiente che rimanda all'età medievale e agli anni in cui questa
terra era protagonista delle vicende storiche che vedevano papato e impero
contendersi spazi e potere. Il palazzo, che deve quasi sicuramente il nome a
Cesare Borgia che ne volle la costruzione per difendere il territorio, rappresenta
una delle ville-palazzo fortificate più interessanti del territorio umbro per
il suo alto valore architettonico. L’impianto planimetrico complessivo
caratterizza fortemente l’unità di paesaggio attraverso i rigorosi allineamenti
ortogonali delle parti disposte entro la bella figura di un rettangolo i cui
lati sono in una proporzione di circa 1:2. La strada di accesso divide in due
ambiti l’intero sito: un’area pressoché quadrata, che contiene il giardino e i
due edifici gemelli annessi, e una più piccola area contenente un edificio di
servizio, la cappella e il palazzo. Quest’ultimo conserva l’alta torre angolare
del maschio medievale e, per il resto, risulta improntato al gusto sangallesco
di fine Rinascimento; presenta eleganti facciate ritmate da equilibrate
sequenze di finestre e una bella cornice di coronamento appoggiata su mensole.
Più riccamente ornate risultano le due palazzine di accesso al giardino segnate
da lesene, nicchioni e raffinate fasce marcapiano. Gli interni del palazzo
conservano ancora tracce delle seicentesche decorazioni a tempera sulle pareti
dei saloni, la cui integrità risulta oggi dolorosamente compromessa - come
quella dei preziosi soffitti cassettonati e intagliati e dei raffinati arredi e
cornici lapidei - a causa del pessimo stato di conservazione in cui versano i
fabbricati. Anche il giardino, attualmente incolto, ha perduto il settecentesco
disegno formale all’italiana. Il Forte Cesare di Montecastrilli sorse
anticamente come roccaforte militare medievale per le esigenze difensive del
corridoio Bizantino che, nell’alto Medioevo, collegava Roma con Ravenna. In
periodo tardo-rinascimentale, in seguito all’affermazione in Umbria del potere
pontificio, la funzione originaria venne a mancare, cedendo il passo all’uso
residenziale. Attraverso un intervento di ristrutturazione che inglobò le
antiche strutture, l’antico fortilizio fu trasformato in una maestosa e
aristocratica dimora fortificata, per volere dei proprietari Conti degli Atti;
tale nobile e importante famiglia di Todi mantenne per diversi secoli il feudo
del sito. Nel corso del XVII secolo, furono realizzati vari interventi di
decorazione nelle sale interne. Nella prima metà del Settecento, ad opera del
Conte Felice degli Atti, fu disegnato l’attuale impianto compositivo
planimetrico a geometria ortogonale; furono, inoltre, ristrutturati, nella
forma che attualmente conservano, gli edifici annessi: fu costruita la
cappella, intitolata al Santissimo Crocefisso e furono eretti i due edifici
gemelli che segnano l’ingresso al nuovo impianto del giardino. Alla fine del
Settecento, la proprietà fu acquisita al patrimonio della romana Congregazione
di Propaganda Fide che, nel 1808, la cedette alla famiglia dei Ciatti. In
ultimo, nel 1922, Angelo Ciatti, discendente della famiglia, lo lasciò in
eredità al Comune di Amelia, che ne è l’attuale proprietario.
Nel novembre 2011 si è tenuto un incontro dedicato al
“Progetto Forte Cesare. Una grande opportunità di sviluppo per il territorio”,
incentrato sulle strategie per il recupero dell'antico complesso, al fine di
riportarlo al suo splendore, ma anche di investire nel giusto modo, per renderlo
“un volano per l’economia locale”, come dichiarato dal sindaco di
Montecastrilli Fabio Angelucci.
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