giovedì 23 maggio 2013

Il castello di giovedì 23 maggio





PORTO TORRES (SS) - Torre Aragonese

E' anche chiamata Torre del Porto, in virtù della sua collocazione quasi di fronte al molo dove ormeggiano i traghetti. Una delle prime attività della torre era quella di svolgere una funzione di controllo doganale e fiscale della zona, come risulta dai privilegi concessi dal re Alfonso il Magnanimo nel 1440. Nel XVII secolo, fino all'età sabauda compresa, essa ebbe funzioni di sorveglianza, di controllo e, durante le pestilenze, di profilassi delle imbarcazioni "sospette" che avrebbero potuto diffondere eventuali epidemie. Possiede la peculiarietà di essere l'unica torre aragonese ottagonale della Sardegna, mentre la maggior parte delle torri isolane ha la classica forma cilindrica. La sua forma prismatica denuncerebbe l'origine catalana e si ricondurrebbe al modello della torre di Porcuna (Jaén), risalente al 1435. È alta 16 m e larga 15; ogni lato misura 5,8 m; la base ha zoccolo a scarpa alto 1,8 m. Interamente realizzata in tufo, fuorché gli angoli, realizzati in trachite rossa (più resistente), e qualche merlatura. La torre del Porto si sviluppa su tre piani: cisterna, alloggio, a 7 mt dalla quota base, e terrazzo. L'alloggio ha un perimetro circolare con al centro un pilastro di sostegno e il soffitto risulta costituito dalla combinazione di una volta stellare con una crociera costolonata. Nella muratura di questo ambiente, si possono osservare due troniere, un caminetto e due rampe di scale. Superiormente, si trova la garitta e un sistema di nuclei murari sporgenti, retti da mensole. La torre fu costruita nel luglio 1325 dall'ammiraglio Francesco Carroz, che aveva occupato Porto Torres con la flotta aragonese. Dopo aver realizzato un primo accampamento, fece costruire una cinta di mura protetta da una torre e un fossato. Nella stessa epoca fu sistemata la nuova guarnigione nel vicino castello di Monteforte. Già nel 1407 l'Erario dovette chiedere un prestito per pagare le guardie della Torre del Porto. Nel 1423, il re d'Aragona, Alfonso V, promulgò la Carta Reale per la parziale riedificazione e riparazione del fortilizio. Successivamente la torre perse importanza, soprattutto in seguito all'ufficiale trasferimento del vescovo da Porto Torres a Sassari nel 1441. Nel 1487, per ordine del viceré venne comunque riarmata e dotata di soldati a spese della città di Sassari. Fra il 1538 e il 1553 si ebbe la maggior concentrazione di assalti di barbareschi contro Porto Torres e la relativa richiesta, da parte di Sassari, di un migliore sistema difensivo. Ancora nel 1583, in sede di parlamento, si lamentò la mancanza di riparazioni della torre. Solamente nel 1628 furono registrate opere di restauro. Nel 1637 furono eseguiti dei sopralluoghi che notarono il mancato completamento dei lavori: la piazza d'armi della torre era così ingombra di macerie che l'artigliere era impossibilitato nella manovra delle bocche di fuoco in caso di combattimento. Nello stesso anno, nonostante ci fossero ben 12 soldati, la torre fu occupata e danneggiata dai corsari di Biserta, che saccheggiarono anche la basilica di San Gavino. Finalmente nella seconda metà del 1637 furono eseguiti dei restauri a cura del mastro Cinquina; altri ancora nel 1682, nel 1694 e altri modesti lavori nel 1720. Nel 1761 fu nominato dalla città di Sassari l'ultimo "alcaide", cioè il capitano della torre, seguendo una consuetudine che risaliva al 1557, quando Sassari ebbe il privilegio di assegnare la carica, di contro alla designazione regia. Nel 1818 la carica di alcaide venne soppressa. In tempi più recenti è stata anche utilizzata come faro, ma ora è sovente sede di mostre. Per approfondire vi consiglio il seguente link: http://www.porto-torres.info/monumenti/torre-aragonese

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