SOLZA (BG) – Castello Colleoni
Le sue origini sono ignote. Il fortilizio, inizialmente composto da una
torre inglobata nella cinta muraria fu probabilmente costruito tra XIII e XIV
secolo sul sedime di un insediamento militare romano. Edificato presumibilmente
come torre di avvistamento, venne trasformato prima in castrum, poi in
residenza e infine in cascinale, mantenendo - per ognuna delle funzioni svolte
- molteplici caratteri tipologici. Il castello di Solza lega il proprio nome al
fatto di avere visto la nascita, nel 1395, di Bartolomeo Colleoni, condottiero
fra i maggiori dell'Italia del primo '400. Una lapide all'interno della
fortezza ricorda l'importante evento. Il padre, Paolo, morì nel 1406 difendendo
il castello di Trezzo dall'assalto dei ghibellini ai quali l'aveva tolto l'anno
precedente. La moglie e il figlio, come è facile intuire, vissero momenti di
estrema difficoltà nel castello di Solza, in attesa che il piccolo Bartolomeo
crescesse e diventasse un uomo fra i più rispettati e temuti del suo tempo. Ai
Colleoni il paese di Solza legò il suo maggior splendore e la sua fortuna.
Nella sua storia, Solza conobbe lotte tra fazioni, distruzioni e saccheggi. La
cronaca di questo periodo tormentato è un susseguirsi di faide sanguinose, con
distruzioni continue degli abitati nemici. Solza, dominio dei Colleoni,
patteggiò coi guelfi, e più volte fu oggetto di attacchi. Il più devastante fu
quello del giugno 1377, quando i soldati pagati da Bernabò Visconti
«svaligiarono e abbruciarono le terre di Medolago e di Solza», uccidendo
sessanta persone tra uomini, donne e fanciulli; raccontano le cronache che
quella sera le fiamme appiccate dai ghibellini le potevi vedere a chilometri di
distanza. Da questo periodo Solza conobbe momenti difficili fino al 1427 quando
divenne parte della Repubblica di Venezia, la quale emanò una serie di
provvedimenti volti a migliorare la situazione sociale ed economica. Inoltre il
borgo fu nuovamente infeudato dalla Serenissima alla famiglia Colleoni, che vi
mantenne la residenza a lungo. Attualmente il castello non si presenta nel suo
splendore iniziale, avendo subito interventi strutturali nel corso dei secoli,
nonché vittima dell’incuria. Adibito a lungo ad abitazione rurale, è stato
recentemente interessato da un’operazione di recupero, rendendolo sede di
mostre ed eventi. La sua struttura attuale comprende i lati ovest e sud,
costruiti in pietre squadrate e ciottoli, prevalentemente ricavate dall’alveo
del fiume Adda. La torre originaria è ancora presenta ma notevolmente ridotta
in dimensioni. Per approfondire, vi suggerisco questo sito web: www.castellocolleoni.it/
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