OLBIA (OT) – Castello di Pedres (pisano-aragonese)
Detto anche castello di Pedreso (si ipotizza che il nome del fortilizio sia
derivato dalla presenza della vicina Villa Petresa, o Petrosa, piccolo nucleo
demico medievale estintosi nel XIV-XV secolo), venne edificato su una ripida
emergenza rocciosa alta 89 mt., dalla quale si sovrasta la parte meridionale
della conca di Olbia, con scambio visivo con l’antica città e relativo porto. Si
tratta di un forte, risalente al Medioevo, costruito in pietra fra il 1296 ed
il 1388, dai Visconti, potente famiglia di Pisa che resse il Giudicato di
Gallura fino al XIII secolo, e successivamente utilizzato dai Pisani per far
fronte all'attacco da parte degli Aragonesi. Originariamente il castello era
dotato di quattro torri e composto da due piazzali, uno superiore e uno
inferiore, cintati da mura poligonali, raggiungibili attraverso scale costruite
con grandi massi di granito. Gli interessanti ruderi comprendono una doppia
recinzione: la prima, molto ampia di forma quadrilatera, ebbe la funzione di
inglobare al suo interno un vasto ripiano del colle; la seconda, presenta una
parte anteriore di circa 1000 mq. e una posteriore nella quale sorgono la torre
e un edificio rettangolare adibito probabilmente ad abitazione. Sono ancora
visibili, nel piazzale superiore, due stanze diroccate, di cui una con volta a
crociera, una cisterna per la raccolta della acque piovane, ed il mastio, che
in origine era suddiviso su quattro piani lignei, sostenuti da mensole granitiche
e/o incassati direttamente negli alzati. Della torre, che in cima aveva un
terrazzo pavimentato in cocciopesto, si conservano in alzato solo due lati, per
un’altezza di oltre dieci metri. L'accesso al mastio era posto a circa 6 metri
d'altezza e avveniva utilizzando scale di legno retrattili. Un edificio
rettangolare si affianca al mastio ed anche questo presenta un’ampia cisterna
sottopavimentale la cui volta è crollata. Un ulteriore vasto ambiente
rettangolare si appoggia al lato meridionale della cortina, avendo potuto
svolgere preferibilmente la funzione di alloggiamento per soldati di stanza e/o
magazzino. Nel 1339 il castello venne affidato ai frati ospedalieri di San
Giovanni di Gerusalemme. A partire dalla seconda metà del XIV secolo divenne di
proprietà degli Aragonesi e quindi del Giudicato di Arborea. Con la
pacificazione dell'isola il
castello di Pedres perse di importanza ma, prima di venir
abbandonato (all'inizio del XV secolo), alcuni rifacimenti specie alle finestre
fanno pensare ad un suo utilizzo gentilizio. Molti dei danni sono riconducibili
all'incuria e all'abbandono patito nei decenni più recenti, mentre altri sono
attribuibili ai bombardamenti della II guerra mondiale. Negli anni dopo il
conflitto è stato adibito anche a struttura funzionale alla gestione del vicino
Aeroporto Vena Fiorita. L’accesso attuale al monumento è dal versante
settentrionale, diversamente da quello originale, che si apre ancora ad
occidente, verso la scomparsa Villa Petresa. La scalinata di restauro
attualmente utilizzata ne ricalca una precedente, ricavata nel corso della
seconda guerra mondiale, quando sulla cima del colle venne impiantata una postazione
di contraerea. Il mastio è collocato all’estremità opposta dell’ingresso. Per
molte sue caratteristiche il castello si avvicina ad altri esempi
pisano-lucchesi del periodo, lasciando supporre progettisti e maestranze
importate dalla Toscana durante il dominio della famiglia Visconti nel regno
giudicale di Gallura.
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