FELTRE (BL) – Castello di Lusa in frazione Villabruna
E’ un antico
fortilizio, in seguito adattato ad abitazione signorile, sito nel comune di Feltre.
Si trova nell'omonima località a 405 metri d'altitudine. Il complesso sorge in
posizione strategica: all'imbocco della valle di San Martino, è protetto a est
e a sud dagli strapiombi scavati dai torrenti Stien e Arnaut, suo affluente. Le
origini del complesso vengono fatte risalire tra i secoli VIII e X: dopo la
caduta del Regno Longobardo alcune famiglie locali avevano eretto diverse
costruzioni tra Feltre e Belluno, con lo scopo di controllare le principali vie
di comunicazione e i corsi d'acqua. Il primo riferimento certo è del 982,
quando il vescovo di Belluno Giovanni Tassina lo pose sotto il suo controllo. Al
1116 risale invece un diploma imperiale di Federico Barbarossa, vergato
a Landriano, che sancisce la restituzione del Castello di Lusa al principe
Vescovo Ottone
di Belluno. Si sa inoltre che nel 1117 e nel 1348 il maniero fu
gravemente danneggiato da due terremoti, ma venne sempre ricostruito. In quel
periodo era compreso nei possedimenti dei Lusa, famiglia guelfa fedele al
vescovo. All’inizio del Quattrocento, Castel Lusa presentava ancora una
struttura prettamente militare, ma dal 1421 il governo della Serenissima, che controllava
il Feltrino sin dal 1404, ordinò la demolizione delle fortezze o la loro
conversione a residenze. In quest'occasione fu ridotto il perimetro delle mura,
demolito il mastio (le cui fondazioni affiorano tutt'oggi al centro del cortile
interno) e colmati i valli. Il bastione di sud-ovest fu arricchito di una colombaia,
mentre alla costruzione orientale fu aggiunto un volume dotato di loggiato - si
ritiene - ligneo al piano superiore. Al contempo, alcune stanze vennero affrescate
(i dipinti sono oggi scomparsi). È della prima metà del Cinquecento
l'intervento più significativo, commissionato dal bassanese Donato Villalta.
Riguardò principalmente il già citato corpo orientale, il quale fu dotato di un
loggiato in pietra ispirato al palazzo che lo stesso nobile possedeva a Cart e
alla villa Tonello di Arten. Poco dopo il castello passò ai Bovio (i quali assunsero
il cognome di Bovio Villalta): a loro, sembra, si devono alcuni interventi
cinque-secenteschi, quali gli oculi dei bastioni e le mostre lapidee del
loggiato, a cui si aggiungono le decorazioni interne dell'oratorio (resti di
affreschi raffiguranti sant’Antonio da Padova e san Lodovico da Tolosa).
Attorno al 1770, essendo proprietà Zambaldi, vi furono nuovi restauri: i lavori
più rilevanti riguardarono l'apertura del loggiato al piano inferiore. Attualmente
di proprietà della famiglia Velluti, il complesso si articola in un gruppo di
edifici disposti attorno a una corte quadrangolare: il corpo padronale a ovest
e alcuni edifici di servizio a est, mentre i lati nord e sud sono delimitati da
due tratti di mura con un portale ciascuno. La costruzione si presenta più
combatta a nord e a ovest, mentre la parte che dà verso valle è più aperta e
monumentale. Il lato sud, inoltre, si articola attorno a un bastione posto a
difesa dell'ingresso principale, entro il quale sorge una torre, che è la parte
più antica del fortilizio. Poco più in basso, su un'area erbosa un tempo usata
come camposanto, si trova la chiesetta di Santa Maria della Salute. Oggi Castel
Lusa ospita la sede dell'Accademia del Melograno che cura anche le visite
guidate al complesso e al centro di documentazione sulle arti antiche. Per
approfondire vi consiglio una visita al sito dedicato al castello, http://www.castellodilusa.it, ma anche
al seguente link: http://www.fondoambiente.it/upload/oggetti/Castello_Lusa_Feltre.pdf
Inoltre vi è il video di solovisioneHD su youtube, nel quale
compare il maniero: http://www.youtube.com/watch?v=sAw54eu6Xhk
Fonti: http://it.wikipedia.org, http://audioguide.comune.feltre.bl.it,
http://www.geoplan.it, http://www.comune.belluno.itFoto di fanny71 su http://www.panoramio.com e di zai su http://rete.comuni-italiani.it
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