POLLINA (PA) – Castello Ventimiglia
Secondo alcuni storici, Pollina
sembra essere la moderna erede di Apollonia, una città della Magna Grecia. La
città sembra fosse protetta dagli Dei e consacrata rispettivamente al dio della
luce, della divinazione e della poesia. Vari scrittori antichi, quali Primo
Cicerone, Diodoro Siculo e Stefano Bizantino, parlano di una certa Apollonia
ubicata tra Motta e Gangi. Non vi sono tuttavia reperti che avvalorino questa
ipotesi. Le prime notizie documentate di Pollina risalgono ai Normanni. Nel
1082, per disposizione di Ruggero I Conte di Sicilia, il casale di Polla fu
compreso nella diocesi di nuova istituzione, con sede a Troina fino al 1096 e a
Messina negli anni successivi. Nel 1131 Ruggero II fondò la diocesi di Cefalù
nella cui giurisdizione fu inclusa Pollina che rimase feudo dei Vescovi di
Cefalù fino al 1321 per poi essere donata ai Ventimiglia, famiglia nobile di
origini messinesi, che gestì tutto il territorio madonita, a partire da
quell'anno. Nella località chiamata "Pietrarosa" si può ammirare la
Torre quadrata e i resti del Castello Medievale, la cui costruzione è
certamente anteriore al sec. XIII. Di esso si fa menzione in un diploma
dell'imperatore Federico II di Svevia dell'anno 1201. Appartenne ai vescovi di
Cefalù fino al 1321, anno in cui fu ceduto, con tutto il casale di Pollina, a
Francesco Ventimiglia. Da questo castello faceva le sue osservazioni astronomiche
Francesco Maurolico (1494-1575), ospite dal 1548 al 1550 del Marchese Giovanni
II Ventimiglia. La torre è stata notevolmente danneggiata dal tempo, dagli
agenti atmosferici e dal terremoto del 26 giugno 1993. Si possono ancora vedere
molte feritoie e un arco, che costituiva l'antico ingresso al castello, nei
resti della cerchia delle mura antiche. I Ventimiglia mantennero il possesso del
territorio di Pollina fino all'abolizione della feudalità (1812). Ai piedi dell’antica torre sfruttando il pendio roccioso, è
stato costruito recentemente (1978), su progetto dell’architetto Antonio
Foscari, un meraviglioso teatro che presenta le caratteristiche sostanziali del
teatro greco, l'insieme è reso suggestivo dal colore delle pietre per metà
dicolore rosato e per metà bianche: durante l'estate vengono rappresentati
spettacoli e commedie di grande valore artistico-culturale.
Fonti: http://80.23.219.147/pollina/hh/index.php?x=7207a4692175d76a7751c741b051c681,
http://www.villalevante.it, http://win.prolocopollina.org, http://www.vrancalucio.net
Foto: da http://win.prolocopollina.org
e http://rete.comuni-italiani.it
(di MondayPhotographer)
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