AVIGLIANO UMBRO (TR) – Castello di Sismano
Il piccolo borgo medievale si trova a 13 km da Todi e
5 km da Avigliano, ad un'altitudine di 433 m s.l.m. Anticamente era
indicato con i nomi di Susmano, Sosmano e Submano, forse
derivanti dalla gens Sisimia. È sovrastato da una grande rocca
fortificata con due torri semicircolari, le cui origini risalgono all'XI secolo,
quando era solo una delle torri a guardia della città di Todi. Nel 1254, nei
dintorni si svolse una sanguinosa battaglia tra i todini ed i perugini (con i
loro alleati, una lega composta da Perugia, Orvieto, Spoleto, Narni, Firenze) e
subì gravi devastazioni. Tra il 1281 ed il 1294, il Cardinale Benedetto Caetani
trascorse lunghi periodi a Todi come mediatore nelle contese tra la lega delle
città guelfe di Todi, Perugia e Spello e la città ghibellina di Foligno. Nel
1289, il Cardinale Caetani acquistò il castello di Sismano per 8.500 fiorini
d'oro e vi abitò anche dopo la sua elezione al soglio pontificio col nome di
Bonifacio VIII. Ancora oggi ai lati dell'arco trecentesco, che si trova
all'interno del Borgo, possono essere ammirati i due stemmi dei Caetani che
raffigurano due onde oblique su di uno scudo. Nel 1340 venne ulteriormente
fortificato e fu al centro di contese tra gli Atti ed i Chiaravalle, famiglie
del tuderte che combattevano per la supremazia. Fino al 1383 fu dominato dal
Comune di Todi, poi Urbano VI lo cedette al guelfo Catalano degli Atti, morto
decapitato nella rocca di Orte. Lo stemma degli Atti è collocato al centro del
secondo arco nel Borgo ai cui lati si vedono gli stemmi della famiglia di
Bonifacio VIII. Nel 1396 la moglie di Catalano riconquistò il castello che,
poi, passò a Dolce I Anguillara, nel 1406 ne assunse la castellania il nobile
Giacomo Guglielmi, per conto di Ludovico Migliorati. Nel 1462 fu occupato da Matteo
Ulisse Chiaravalle e nel 1494 Ludovico e Giovanni I Atti, con l’aiuto dei
Baglioni di Perugia, impiccarono a Sismano Onofrio di Matteo Chiaravalle, i cui
parenti, per vendicarsi, incendiarono il Borgo di Fiore. Solo nel 1496 Papa
Alessandro VI riuscì a imporsi e a porre fine a queste dispute, sconfiggendo
definitivamente la fazione Ghibellina guidata da Altobello di Chiaravalle che
fu trucidato nel 1500 ad Acquasparta. Tornato alla famiglia degli Atti, nel 1575
vi accadde un altro evento di sangue, con l'uccisione a pugnalate di Eleonora
Atti da parte del marito Orso II Orsini. Successivamente venne ripreso dalla
Santa Sede, che nel 1607 lo vendette, insieme alla tenuta circostante, alla famiglia
fiorentina dei Corsini, che tuttora lo possiede con titolo di principato, sin
dalla elezione a Papa di Clemente XII (Lorenzo Corsini, nato il 16 Aprile 1652,
eletto Papa il 12 Luglio 1730, morto l'8 Febbraio1740). Bartolomeo Corsini,
nipote del Papa, fu principe di Sismano (1731), Grande di Spagna (1732), Vicerè
di Sicilia (1737), Presidente dei Ministri del Re Carlo a Napoli (1745). Probabilmente
con i Corsini il castello ha subito notevoli interventi che sicuramente hanno
modificato la precedente struttura medioevale, determinando quello che è
l'assetto attuale, con l'edificazione di una nuova ala in stile prettamente
seicentesco. Fino ai giorni nostri il castello è stato l'espressione preminente
della vita e dell'economia della zona. Si pensi che ancora negli anni '50 erano
in efficienza 34 casali con altrettante famiglie legate ai Corsini da un
rapporto di colonia. Oggi dopo un attento recupero, le case coloniche all’interno
del borgo medievale sono disponibili per l'ospitalità, mentre le antiche
cantine e le stalle del castello, sono state trasformate in un tipico
ristorante dove alle pareti si possono ammirare le originali
"gigliare", grandi setacci rotondi che servivano un tempo a separare
il grano dalla pula (la buccia esterna dei semi). Dalla porta del Borgo una
strada semiellittica arriva al castello. L’edificio, posto su un terrapieno
bastionato è a pianta rettangolare, di notevole altezza, cinque piani con ampi
interpiani, si allarga in due torri semicircolari dagli angoli esterni. Per
ulteriori notizie consiglio la visita del sito www.sismano.com.
Fonti: http://it.wikipedia.org, http://www.sismano.org,
http://www.dimorestoricheitaliane.it,
http://www.umbria.ws, http://www.umbriaonline.com
Foto da: http://www.worldrentvillas.com
e di Dancos su http://en.wikigogo.org
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