NOTO (SR) – Castello di Noto Antica
Conosciuto anche come Castello Vecchio o Castello Reale
di Noto, sorge sul monte Alveria, a circa 10 km da Noto, in direzione
nord-ovest. Le prime notizie della fortificazione risalgono all'XI secolo, per
l'esattezza al Normanno Giordano, figlio di Ruggero d'Altavilla. La fortezza
venne poi ampiamente rimaneggiata nel corso dei secoli, specialmente in epoca
aragonese. Il mastio quattrocentesco (voluto nel 1431 dal Duca di Noto Don
Pietro d'Aragona, feudatario della Città e fratello del Re Alfonso V il Magnanimo)
è stato riutilizzato variamente nel corso dei secoli XVI e XVII (la torre
circolare venne utilizzata quale carcere come si apprende da iscrizioni e
graffiti sulle pareti interne con varie date). Resti di strutture murarie si
conservano presso la cortina del mastio sulla quale si appoggiavano. Queste
ultime, indagate con saggi di scavo, risultano distrutte, probabilmente a causa
del terremoto del 1693 che determinò la distruzione e l'abbandono della città e
del castello, già precedentemente colpiti dal sisma del 1542. L'edificio,
costruito su un masso roccioso che scende ripido sui fianchi di nord-est, ha
una visuale ampia fino alla zona costiera. Controlla inoltre le vicine vallate
e la via di collegamento con l'esterno della città nel suo percorso iniziale
verso nord. L'impianto planimetrico è formato da una torre 'mastra' affiancata
da muro di cortina entro fortificazione quadrilatera (il lato settentrionale
incompleto ed irregolare perché si attesta in parte al ciglio roccioso). Vi
sono poi 3 torri, di cui due angolari e una centrale, nel lato meridionale del
quadrilatero. A nord una piattaforma di appendice al quadrilatero è inclusa
nelle poderose strutture dei bastioni cinquecenteschi della città. Recenti scavi archeologici (2007-2009) hanno
permesso di indagare l'area a ridosso della torre. Sebbene non rimangano molte
strutture in piedi è molto interessante la loro esplorazione che permette di
scoprire un vero e proprio "spaccato di vita quotidiana". Le mura
della fortezza sono letteralmente ricoperte di graffiti e scritte lasciate dai carcerati. Guardando con
attenzione è possibile scoprire nomi, date, croci o anche il disegno fantasioso di galeoni. Sul pavimento vi sono diverse incisioni rettangolari per
dei giochi con le pedine. La parte più interessante delle incisioni purtroppo
rimane al momento inaccessibile all'interno della torre maestra, protetta da
una grata metallica. A ridosso del castello sono stati recentemente messi in
luce anche i resti architettonici della chiesa annessa, mentre sotto la
fortezza castello si può visitare una catacomba cristiano-bizantina con
arcosoli, scavata nella roccia (VI - VII secolo); subito dopo, sempre a destra,
si trova una tomba greco-classica, scavata sotto il Castello. L'area del
castello, così come tutta l'area archeologica di Noto Antica, è purtroppo in
stato di abbandono è soggetta dunque ad un continuo degrado.
Fonti: http://www.icastelli.it/castle-1234820721-castello_di_noto-it.php
(a cura di Andrea Orlando)
http://it.wikipedia.org,
http://www.comune.noto.sr.it, http://www.hermes-sicily.com
Foto prese dai siti www.panoramio.org e http://www.bandw.it
Cliccando sul seguente link potrete trovare diverse altre foto del
castello: http://www.bandw.it/gallery%20foto/castelli/Castello%20Reale%20di%20Noto/album/
Nessun commento:
Posta un commento